Comportamento e abbigliamento nei templi thailandesi
guida pratica per un viaggio rispettoso
Stai per partire per la Thailandia e ti sei chiesto: “come ci si veste nei templi thailandesi?” oppure “ci sono regole da seguire?“.
Bene, in questo articolo ti darò tutte le informazioni di cui hai bisogno per visitare i templi in modo rispettoso e preparato: dall’abbigliamento corretto ai comportamenti da evitare, passando per qualche consiglio pratico su cosa mettere in valigia.
Visitare i templi in Thailandia è un’esperienza che va oltre i selfie e i post su Instagram: sono luoghi sacri, venerati e attivi, non sono attrazioni turistiche.
Molti turisti arrivano impreparati, io personalmente ho visto persone allontanate o rimproverate. È importante conoscere cosa fare e cosa non fare, non solo per evitare situazioni imbarazzanti, ma soprattutto per mostrare rispetto verso una cultura diversa. Questa guida ti aiuterà ad affrontare i templi thailandesi con consapevolezza, leggerezza e il giusto stile.
Regole da rispettare nei templi thailandesi
Vestirsi con rispetto: coprire spalle e ginocchia
L’abbigliamento è la prima cosa che salta all’occhio. Nei templi non sono ammessi pantaloncini, gonne corte, canotte o top che lasciano scoperte le spalle. Queste regole valgono sia che tu sia uomo o donna, senza distinzioni. Non bastano foulard improvvisati su abiti troppo corti: in alcuni templi, come il Grand Palace, potrebbero anche venire rifiutati.
Meglio optare per pantaloni lunghi e leggeri e una maglietta a maniche corte.
Togliere le scarpe all’ingresso principale
Le scarpe vanno sempre lasciate all’esterno prima di entrare in un edificio sacro. Troverai appostiti spazi dove toglierle (a volte anche scaffali), se non dovessero esserci, riponile a lato dell’ingresso o prima delle scale evitando di lasciarle in mezzo al passaggio ed essere di intralcio ad altri visitatori. Non è nemmeno possibile togliere le scarpe e legarsele allo zaino prima di entrare, devono proprio rimanere fuori dal tempio.
Porta con te calze leggere se non vuoi camminare a piedi nudi, e scarpe facili da sfilare e infilare.
Rimanere in silenzio o tenere un tono basso
I templi non sono musei, ma luoghi di preghiera. Rimani in silenzio o parla a bassa voce, imposta il telefono su silenzioso e muoviti con discrezione. Capita spesso che qualcuno stia meditando o pregando: in quel caso è ancora più importante non disturbare.
Non puntare i piedi verso il Buddha o statue
Nel buddhismo thailandese, i piedi sono considerati impuri essendo la parte più “bassa” del corpo. Non è quindi rispettoso sedersi con le gambe distese o rivolgere i piedi verso statue sacre o monaci. La posizione consigliata è sedersi con le gambe piegate lateralmente o raccolte, in modo da tenere i piedi rivolti all’indietro e lontani dal Buddha. Anche quando si indica qualcosa, meglio usare la mano aperta invece del dito.
Mai toccare i monaci (soprattutto se sei una donna)
Secondo la tradizione, le donne non posso avere contatti fisici con i monaci, nemmeno per passare un oggetto. Se devi offrire qualcosa, poggialo su una superficie vicina o chiedi a un uomo di fare da tramite.
Anche gli uomini dovrebbero evitare gesti troppo amichevoli, come abbracci, strette di mano o pacche sulle spalle.
Niente selfie invadenti o foto a persone che pregano
Fare foto è spesso permesso, ma sempre con discrezione. Controlla prima di entrare in un luogo sacro se ci sono cartelli di divieti.
Evita i selfie con le statue del Buddha, soprattutto se in pose poco rispettose. E non fotografare mai le persone in preghiera o i monaci senza prima aver chiesto il permesso.
Rispetta le gerarchie fisiche: tieni la testa sempre più in basso di statue o monaci
In un tempio, la testa è la parte più sacra del corpo e simbolo di rispetto. Per questo motivo, nei templi, è importante non trovarsi mai fisicamente “sopra” un monaco o una statua del Buddha, soprattutto all’interno di spazi sacri.
Se un monaco è seduto e devi passargli davanti, accovacciati leggermente mentre cammini. Non serve esagerare, basta abbassare il busto e non incrociare lo sguardo direttamente, per mostrare rispetto.
Nel caso di persone molto alte il principio è lo stesso, abbassa il capo, evita di svettare volutamente sopra statue o monaci.
Solitamente i monaci si raccolgono in preghiera su zone rialzate e le statue sono molto alte, ma è giusto tenere a mente questa regola.
Abbigliamento utile da mettere in valigia
Organizzarsi bene con la valigia è il primo passo per vivere i templi thailandesi in modo pratico e rispettoso, senza rinunciare alla comodità.
Ecco alcuni capi che ti consiglio di portare:
Pantaloni “zip-off” o convertibili
Sono quei pantaloni lunghi con la cerniera a metà gamba che si trasformano in pantaloncini. Perfetto per il caldo thailandese: li tieni corti per girare la città e li allunghi quando entri nei templi.
Scialle o pareo
Indispensabile per coprire le spalle nei templi, ma anche utilissimo contro l’aria condizionata nei centri commerciali o sui mezzi pubblici. Occupa poco spazio e ha mille usi, dal telo per sedersi alla coperta per coprirsi.
Pantaloni stile “marocchino”
Sono quei pantaloni che si legano in vita e dietro la schiena (come quelli che indosso nella prima foto). Sono leggeri, traspiranti, coprono le ginocchia e sono velocissimi da indossare, anche sopra ai pantaloncini corti, senza stare a cercare un posto dove cambiarsi.
Sandali con cinturino
Come hai letto prima, le scarpe vanno tolte prima di entrare nei templi e spesso ti troverai a mettere e togliere le scarpe a distanza di pochi passi da un tempio ad un altro, per questo ti consiglio dei pratici saldali con chiusura a strappo, veloci da mettere e togliere.
Seguire le regole dei templi thailandesi non è solo un dovere, ma un segno di rispetto verso una cultura profondamente diversa. Grazie ai vestiti giusti e un atteggiamento consapevole puoi goderti questa incredibile esperienza senza intoppi.
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